Far convivere tradizione e innovazione nel notariato, di fronte ad azioni dirette a considerarci come parte solo della tradizione e del passato, impone a ciascuno di noi di navigare oltre le colonne di Ercole dell’attuale modo d’immaginare, non il notaio, ma gli strumenti con i quali ciascuno svolge la sua ancor attuale funzione. D’altronde Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Indie aveva con sé un Notaio.
“Ci sono dei settori nei quali ritenete possibile una collaborazione con il Notariato, a servizio della semplificazione e dello snellimento burocratico?”, poi “le attuali competenze esclusive notarili in ambito societario e immobiliare, correlate ai controlli di legalità, possono contribuire alla sicurezza, crescita e competitività del nostro sistema?”, e si considera “possibile una maggiore collaborazione con i professionisti nella produzione legislativa?”. Sono i primi tre della cinquina di quesiti che Federnotai (sindacato della categoria notarile) sottopone ai candidati alle elezioni politiche del 4 marzo.
La legge n. 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento (c.d. testamento biologico) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2018 ed è pertanto entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
L’articolo 6 della legge riconosce la validità di alcune, ma non di tutte, le disposizioni anteriori alla legge pur se redatte in un periodo di vuoto normativo.
Secondo i dati dell’Associazione Luca Coscioni, fino al 7 dicembre 2017 sono stati 187 i Comuni che avevano istituito dei registri per le DAT, con una popolazione complessiva di 11.515.571 abitanti.
Finora le DAT sono state espresse per il 62,2% da donne, la cui età media è di 49 anni. Il restante 37,8% da uomini, dell’età media di 52 anni.
Federnotai ha stilato una guida utile con dati e risposte ai dubbi più frequenti.